Brexit, Lituania e licenze bancarie
Come abbiamo avuto modo di analizzare nei due precedenti articoli si questo blog, dedicati alle licenze bancarie: “Licenze bancarie off shore “ e “I vantaggi di una licenza bancaria off-shore “, l’ottenimento di una licenza bancaria, fuori dalle italiche mura, non è un’impresa così disperata.
E’ una procedura lunga e abbastanza articolata, ma niente di minimamente paragonabile alla ” mission impossible ” , per l’ottenimento della stessa licenza da parte della Banca d’Italia.
Del resto il proliferare dei tanti operatori economici presenti sopratutto sulla rete, è la testimonianza del sempre più vivo interesse che il comparto Fintech ha assunto presso gli investitori tradizionali.
Un operatore molto presente sul mercato è Revolut, famoso non solo per i suoi aggressivi piani di espansione, ma anche per la sua volontà di affrontare direttamente la natura conservatrice e inflessibile di gran parte delle banche convenzionali.
Nato in Inghilterra, Revolut, si è rapidamente diffuso in gran parte dell’Europa, grazie ad un efficientissimo sistema per l’esecuzione delle operazioni di trasferimento del denaro.
La Brexit, ha però complicato i piani di Revolut, che si è vista costretta a dover cambiare casa.
Revolut ha scelto la Lituania, ottenendo una licenza di banca specializzata.
Si tratta un permesso che consente alla società di offrire servizi bancari più tradizionali, con restrizioni nelle aree di investimento, gestione dei fondi pensione e molti altri che richiedono una licenza bancaria a pieno titolo.
Perché la Lituania?
Perché la Lituania? La ragione è semplice. Per operare nell’UE, le società Fintech hanno necessità di dotarsi di una licenza rilasciata da qualsiasi stato membro.
Quindi, una licenza rilasciata in Italia, è valida in Francia e viceversa.
Ancora una volta, perché la Lituania?
Perchè fino ad ora la Lituania è l’unico paese dell’UE oltre al Regno Unito che può rilasciare una licenza bancaria “lite” ( un’altra Giurisdizione si sta organizzando velocemente ).
I motivi per scegliere la Lituania sono molteplici: da un approccio “di domanda unica”, alla possibilità di presentare documenti in inglese.
Inoltre, i requisiti in termini di capitale proprio per i richiedenti di licenze di banche specializzate (light ) sono cinque volte inferiori in Lituania rispetto a quelle tradizionali: solo € 1 milione anziché € 5 milioni.
Quindi, che cosa può fare un istituto finanziario con una licenza di banca specializzata lituana?
La maggior parte delle funzioni che non rientrano nelle categorie di investimento o gestione dei fondi pensione. Questi includono: l’accettazione di depositi, prestiti e una vasta gamma di servizi di pagamento.
Tutti questi servizi possono essere offerti ai 512 milioni di utenti e 23 milioni di PMI all’interno dell’intera area UE / SEE.
Tali condizioni favorevoli nel paese derivano dal fatto che tutte le cose Fintech sono regolate da un’istituzione: la Banca di Lituania .
In soli due anni, ha stabilito i tempi di installazione più rapidi per i Fintech nell’UE e un ambiente normativo pionieristico che promuove l’innovazione.
La Lituania non solo offre la licenza più veloce per le soluzioni finanziarie di prossima generazione (pagamenti, e-wallet, crowdfunding e altro), ma ha anche un regolatore lungimirante che guida le modifiche.
Mentre in altre giurisdizioni, le autorità di regolamentazione spesso impediscono il progresso dei piccoli fornitori di servizi innovativi, qui il principale regolatore è in realtà l’istigatore del progresso. E sono sempre pronti ad ascoltare nuove idee innovative e a consultarsi sui modi trasparenti ed efficienti di implementarle.
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