Fisco Romania: cosa cambia nel 2025
Meno di due anni fa pubblicavamo un articolo su questo blog Romania: Modifiche alla tassazione delle società nel quale spiegavamo che la vecchia soglia di tassazione del 3% per volumi di affari fino ad 1.000.000 di euro, introdotta nel 2015 per dare una spinta sostanziale agli investimenti, e dell’1% per le aziende che avessere assunto almeno un dipendente, era stata dimezzata a far data dal 01/01/2023, portando la soglia a 500.000 euro.
Questa modifica di fatto ha retto per soli due anni: 2023 e 2024.
Infatti, il sospetto che sotto pressione dell’Unione Europea, con l’ingresso dal 01/01/25 nell’area Shengen, la Romania abbia apportato queste significative variazioni al proprio regime fiscale., pubbicate in Gazzetta Ufficiale n. 1334 del 31 dicembre 2024, GEO n. 156/2024, relative a varie misure di bilancio e fiscali nel campo della spesa pubblica per corroborare il bilancio generale consolidato per il 2025, modificare e integrare alcuni atti normativi, nonché prorogare alcune scadenze.
Dal 01/01/2025 cambiano ancora le regole per le società in Romania secondo le disposizioni sotto riportate:
1. L’imposta sui dividendi aumenta dall’8% al 10% per i dividendi distribuiti a partire dal 1° gennaio 2025. Pertanto , chiunque avesse voluto beneficiare dell’aliquota fiscale dell’8% doveva distribuire gli utili non distribuiti (dai bilanci annuali) o gli utili correnti (dai bilanci intermedi fino al terzo trimestre del 2024) entro il 31 dicembre 2024. Se i dividendi fossero stati pagati a un individuo residente in Romania nel 2024, allora dovrà l’assicurazione sanitaria se il reddito cumulativo supera 6 stipendi minimi applicando l’aliquota del 10% a 6, 12 o 24 stipendi minimi (lo stipendio minimo applicabile per il 2024 è di 3.300 lei). Dal 1° gennaio 2025, l’assicurazione sanitaria relativa ai dividendi ricevuti è correlata al salario minimo di 4.050 lei (il salario minimo applicabile il 1° gennaio dell’anno rispettivo).
Attenzione ! Se la distribuzione dei dividendi fosse stata deliberata entro il 31 dicembre 2024, ma ancora i dividendi non fossero stati pagati, l’imposta sarebbe stata dovuta tramite la dichiarazione 100 di dicembre con scadenza di dichiarazione e pagamento il 25 gennaio 2025.
2. In caso di dividendi distribuiti sulla base di bilanci intermedi redatti nel corso del 2024, l’aliquota d’imposta sui dividendi è pari all’8%, senza ricalcolare l’imposta sui rispettivi dividendi, dopo la loro regolarizzazione sulla base dei bilanci annuali per l’esercizio finanziario 2024, approvati ai sensi di legge.
3. Dal 1° gennaio 2025, la soglia di reddito per le microimprese diminuirà da 500.000 euro a 250.000 euro e rispettivamente a 100.000 euro a partire dal 1° gennaio 2026. Pertanto, se una microimpresa registrata il 31 dicembre 2024 ha una base imponibile compresa tra 250.000 euro e 500.000 euro, allora dovrà obbligatoriamente applicare l’imposta sugli utili dal 1° gennaio 2025. La verifica dell’inclusione nella soglia di 250.000 euro viene effettuata sulla base del reddito generato dalla persona giuridica rumena al 31 dicembre 2024. Anche il reddito generato da imprese collegate (entità in cui l’associato/azionista detiene direttamente/indirettamente più del 25% delle azioni) deve essere preso in considerazione quando si stabilisce la base imponibile.
4. È stata eliminata la condizione relativa al reddito di consulenza e/o gestione pari al massimo al 20% del reddito complessivo (base imponibile). Pertanto, dal 1° gennaio 2025, le società che forniscono servizi di consulenza/gestione potranno optare per l’applicazione della microimposta se soddisfano cumulativamente le altre condizioni previste dall’art. 47 comma (1) del Codice fiscale (reddito complessivo inferiore a 250.000 euro, il capitale sociale non è di proprietà dello Stato, non è in fase di scioglimento, ha almeno un dipendente, il socio/azionista con oltre il 25% è titolare di una sola microimpresa e ha presentato il bilancio annuale nei tempi previsti).
5. Dal 1° gennaio 2025, l’aliquota del 3% sarà applicata all’imposta sul reddito delle microimprese e per le attività principali o secondarie corrispondenti ai codici CAEN: 6210 – Attività di sviluppo di software personalizzato (software orientato al cliente), 6290 – Altre attività di servizi informatici, 5611 – Ristoranti, 5612 – Attività di ristorazione mobile, 5622 – Altre attività di ristorazione nca.”.
6. Gli individui che percepiscono un reddito da stipendi e retribuzioni simili derivanti da attività relative allo sviluppo di programmi per computer, attività nel settore edile o attività nel settore agricolo e nell’industria alimentare, non beneficeranno più dell’esenzione dall’imposta sul reddito e ridurranno il contributo pensionistico del 4,75% (vale a dire che era dovuto il 20,25% anziché il 25%) per redditi mensili lordi fino a 10.000 lei inclusi. Va notato che il dipendente potrebbe presentare al datore di lavoro, per iscritto, l’opzione di pagare il contributo pensionistico dovuto al fondo pensione gestito privatamente (4,75%), quindi il datore di lavoro deve trattenere il contributo pensionistico per intero al 25%.
7. Dal 1° gennaio 2025 è introdotta l’imposta sulle costruzioni, calcolata applicando un’aliquota dell’1% al valore delle costruzioni esistenti nel patrimonio dei contribuenti al 31 dicembre dell’anno precedente, da cui viene detratto il valore degli edifici per i quali è dovuta l’imposta sulle costruzioni. Tali disposizioni si applicano anche al valore degli edifici nei parchi industriali, scientifici e tecnologici che, secondo la legge, non beneficiano dell’esenzione dal pagamento dell’imposta sulle costruzioni. Nel caso di costruzioni del demanio pubblico/privato dello Stato o di unità amministrativo-territoriali, l’imposta è dovuta dai contribuenti che le hanno in amministrazione/concessione/uso gratuito/affitto.
La spesa dell’imposta calcolata è una spesa deducibile nella determinazione del risultato fiscale. L’imposta sulle costruzioni si paga entro il 30 giugno e il 31 ottobre.
Indubbiamente questa decisione del Governo rumeno, di ridurre la soglia per il regime di microimpresa, spiazza moltissimi, che adesso si ritroveranno nel 2025 a pagare le imposte sullla società con l’aliquota ordinaria del 16% e sicuramente penseranno a soluzioni alternative, visto anche l’aumento dell’imposta sulla distribuzione degli utili, salita dall’8% al 10%.
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Questo articolo fornisce informazioni di carattere generale e non sostituisce la consulenza personalizzata. Come DIKE Cosulting ci adoperiamo insieme ai nostri partenrs internazionali a fornire sempre ai nostri Clienti le migliori soluzioni in tema di fiscalità internazionale, ma è chiaro che le norme cambiano e al loro cambiare il Cliente deve essere pronto a variare la propria strategia. Le variabili di ogni singolo caso devono essere analizzate da un consulente specializzato in fiscalità internazionale, per evitare di incorrere in reati tributari e multe salatissime.
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