Il Fondo Patrimoniale è ancora un strumento valido per la tutela del patrimonio familiare ?

Con il Decreto Legge 83/2015, successivamente convertito con la Legge 132/2015, è stato modificato il regime del fondo patrimoniale. Introdotto dal Legislatore nel 1975 con la riforma del diritto di famiglia, il fondo patrimoniale per oltre 40 anni ha rappresentato una vera e propria forma di tutela per le famiglie italiane, essendo il vincolo di destinazione posto nell’interesse del nucleo familiare su un complesso di beni determinati ( immobili, mobili registrati e titoli di credito ) destinati unicamente al soddisfacimento dei diritti di mantenimento ed assistenza della famiglia stessa. Il fondo patrimoniale si costituisce con atto pubblico ed è disciplinato dagli articoli 167 – 171 del Codice Civile Per la creazione del Fondo patrimoniale è necessario essere sposati. Infatti è il matrimonio, quindi la creazione di una famiglia, il  presupposto per la sua esistenza. Venendo meno il matrimonio ( per annullamento o divorzio ) cessano i suoi effetti. Per circa 40 anni questo strumento, quindi ha tutelato il patrimonio familiare degli italiani dai rischi del futuro o dai debiti di lavoro. Fino ad ora Il Fondo Patrimoniale, rischia di diventare inefficace a causa della nuova normativa ? Ad avviso di chi scrive, purtroppo si !! Infatti, in caso di immobile già ipotecato prima della creazione del fondo ( si pensi all’acquisto dell’immobile di famiglia ), anche prima della riforma, nei confronti della banca il vincolo del fondo era inefficace, mentre lo era per esempio per i debiti da lavoro, mentre per un immobile privo di ipoteca inserito nel fondo occorreva distinguere i debiti contratti dopo la costituzione del fondo per scopi inerenti all’interesse della famiglia da quelli originati da scopi extra familiari. Era compito del debitore, dimostrare in giudizio che il fondo patrimoniale fosse stato costituito in modo fraudolento per sottrarsi ai debiti extra familiari, esercitando l’azione revocatoria entro i 5 anni dalla costituzione del fondo stesso. Gravava quindi sul creditore l’onere di dimostrare in giudizio, l’eventuale intento fraudolento del debitore. Giova da se che il giudizio, spesso molto articolato, creava non poche difficoltà al creditore nella dimostrazione delle intenzioni fraudolente. Oggi non è più cosi. La nuova normativa infatti prevede che il debitore che abbia ceduto un proprio bene ( attraverso un atto di donazione ) o lo abbia inserito in un fondo patrimoniale o in un trust, successivamente alla nascita del credito, può essere soggetto da parte del creditore al procedimento di esecuzione forzata, anche senza che lo stesso abbia ottenuto una sentenza di inefficacia ( c.d. Revocatoria ). L’unica condizione affinché questa azione possa essere esperita, è che il creditore trascriva il pignoramento entro un anno dalla data di trascrizione dell’atto di donazione, vendita, costituzione del fondo o del trust. In sostanza, la nuova legge ha apportato la sostanziale modifica rispetto alla vecchia normativa,  introducendo ” l’inversione della prova “. Partendo dal  presupposto che il debitore ha agito  in malafede allo scopo di frodare il creditore. Spetterà quindi al debitore, opponendosi al pignoramento dimostrare che la donazione, la vendita, il trust o la costituzione del fondo non sono stati posti in essere allo scopo di frodare il debitore. Occorre quindi una riflessione attenta, sulla scelta degli strumenti giuridici a salvaguardia del patrimonio familiare e/o aziendale. Questo articolo fornisce informazioni di carattere generale e non sostituisce la consulenza personalizzata. Come DIKE Consulting ci adoperiamo insieme ai nostri partners internazionali a fornire sempre ai nostri Clienti le migliori soluzioni in tema di fiscalità internazionale, ma è chiaro che le norme cambiano e al loro cambiare il Cliente deve essere pronto a variare la propria strategia. Le variabili di ogni singolo caso devono essere analizzate da un consulente specializzato in fiscalità internazionale, per evitare di incorrere in reati tributari e multe salatissime. Per questo motivo sono lieto di presentarti “Estero Sicuro” – il libro che può cambiare radicalmente il tuo approccio alla fiscalità internazionale. Il libro copre una vasta gamma di argomenti, dall’analisi dei sistemi di tassazione mondiali alle strategie per difendere il tuo patrimonio. È scritto in un linguaggio accessibile, pensato appositamente per chi si avvicina per la prima volta a questa disciplina. 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