Pressione fiscale ed instabilità lavorativa: che fare ?

Le tasse sono alte, la pressione fiscale è alle stelle e gli imprenditori italiani fanno fatica a stare dietro ai debiti con ex Equitalia e con l’Agenzia delle Entrate. Lo Stato è vessatore, porta via tutto ciò che gli imprenditori guadagnano e le aziende restano senza le risorse finanziarie necessarie per supportare i piani di sviluppo. Ogni anno la pressione fiscale aumenta e i giorni di lavoro sprecati solo per incassare i soldi necessari al pagamento delle imposte aumentano costantemente. Le testate giornalistiche fanno a gara quando devono riportare questi risultati. La verità è che sono solo i piccoli imprenditori a fare tutta la fatica, perché le grandi aziende se la cavano senza grossi problemi. Hanno le risorse per studiare le politiche di riduzione del carico fiscale e se hanno debiti con il fisco si possono sedere al tavolo delle trattative e discutere con i funzionari che contestano le loro scelte. I piccoli imprenditori, no. I piccoli come noi spesso rischiano di perdere tutto il patrimonio personalmente e al massimo resta da applicare qualche bieco trucchetto di “escapologia fiscale” che prima o poi gli si ritorce contro. Perché è difficile per Carlo il carrozziere riuscire a far passare il pranzo della Prima Comunione della figlia come pranzo di lavoro dedicato ai proprio clienti o ai fornitori. Come dici? Ti sembra di essere entrato in un qualsiasi bar e di sentire una qualsiasi conversazione di un giorno qualsiasi? Purtroppo lo so. Mi confronto tutti i giorni con le difficoltà che i titolari delle piccole imprese sono costretti ad affrontare per andare avanti e sono loro che mi raccontano le ultime novità proposte dall’escapologo o dal cugino di turno Ma al di là del facile populismo una cosa è certa. Fare impresa in Italia è più faticoso del normale e più sei piccolo, più gli apparati della burocrazia e l’Agenzia delle Entrate ti schiacciano, ti trascinano sul fondo e ti opprimono. Questo è un dato di fatto che nessuno può negare. Non si può contestare che uno dei problemi più sentiti dagli imprenditori italiani, uno di quelli in grado di mettere in ginocchio ogni progetto di espansione aziendale, è la pressione fiscale. Quel carico che ti costringe ad accumulare i debiti con l’agenzia delle entrate e i debiti con Equitalia. Non c’è istanza in autotutela in grado di cancellare quella cartella esattoriale arrivata quattro anni fa per il mancato versamento dell’IVA. L’annullamento delle cartelle esattoriali dopo che sono scaduti i termini per il ricorso in Commissione è un unicorno. Per la verità cosi come ho avuto modo di affermare diverse volte, non credo neanche alle Commissioni Tributarie, chiamate a decidere tra contribuente ed il loro datore di lavoro. Si, perché fino a quando i Giudici Tributari saranno pagati dal MEF, non credo che ci sarà equità tra le parti. E fino a quando le leggi fiscali saranno, come nel caso del Trust, violentate di continuo da sentenze di Commissioni Tributarie e sentenze di Cassazione ( spesso in assoluta dissonanza tra loro ) non ci potrà essere professionista o escapologo che possa darti il consiglio giusto. Non facendo l’escapologo di professione, non voglio parlarti dei trucchi per scaricarti le dalla dichiarazione dei redditi il costo delle trasferte tra la casa ed il lavoro, né di come regalare a tua moglie quell’anello deducendolo dalle imposte. Ne voglio parlati di come  registrare il marchio della tua azienda a nome tuo per pagarti mensilmente le royalties e non versare i contributi sul tuo compenso da amministratore. Mi dispiace deluderti, ma ritengo che siano “trucchetti” che prima o poi ti si ritorceranno contro, perché credo fermamente che questo genere di escamotages  debbano essere progettati con l’ausilio di un Professionista serio, investendo delle risorse, creando dei veicoli giuridici, non certo acquistando un manuale a  197 Euro e procedendo con il “fai da te”. Cosa fare allora ? Ognuno ha la sua idea, la sua medicina per questa malattia gravissima. La mia, cari lettori è quella di delocalizzare o addirittura di aprire una società ex novo all’estero, quella di cercare di proteggere il proprio patrimonio attraverso la costituzione di veicoli giuridici appositi, quella di ristrutturare le partecipazioni societarie, creando una Holding, evitando di scoprire così il fianco alle Banche ed ai Creditori. Per nostra e vostra fortuna, sia all’interno della UE che fuori la UE ci sono Giurisdizioni che offrono fiscalità di vantaggio e sopratutto OPPORTUNITA’ LAVORATIVE che in Italia ce le sogniamo. Paesi con PIL positivo da anni, inseriti in fascia 1 per i finanziamenti UE, con stile e qualità di vita al top. Ma sopratutto Paesi dove l’imprenditore non è trattato come una mucca da mungere ma al contrario come elemento fondante della società civile, in grado di creare ricchezza per il territorio. Bulgaria, Romania, Slovenia, Ungheria, Malta, Arcipelago delle Canarie, Estonia, Lettonia, sono Giurisdizioni all’interno della UE che vi offrono queste opportunità. Albania, Serbia, Montenegro, Inghilterra, Delaware, Singapore, Hong Kong, Panama, se volete stare fuori dalla UE La scelta è davvero imbarazzante, le opportunità LAVORATIVE sono incredibili. Il passo successivo alla lettura di questo articolo ? Prendetevi una pausa di riflessione, rivedete serenamente la vostra vita e fatevi, senza affanni,  una proiezione sul futuro vostro e su quello dei vostri figli. Sulla possibilità che “oggettivamente ” avete di crescere da qui a 10 anni. Dopodiché, prendendo spunto da una riflessione buddista: “Non arrabbiarti con il pozzo che è secco perché non ti da l’acqua, piuttosto domandati perché continui ad insistere nel voler prendere l’acqua dove hai già capito che non puoi trovarla.” Questo articolo fornisce informazioni di carattere generale e non sostituisce la consulenza personalizzata. Come DIKE Consulting ci adoperiamo insieme ai nostri partners internazionali a fornire sempre ai nostri Clienti le migliori soluzioni in tema di fiscalità internazionale, ma è chiaro che le norme cambiano e al loro cambiare il Cliente deve essere pronto a variare la propria strategia. Le variabili di ogni singolo caso devono essere analizzate da un consulente specializzato in fiscalità internazionale, per evitare di incorrere in reati tributari e multe salatissime. Per questo motivo sono lieto di presentarti “Estero Sicuro” – il libro che può cambiare radicalmente il tuo approccio alla fiscalità internazionale. 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